![](https://donluciodabbraccio585113514.wordpress.com/wp-content/uploads/2020/08/img-20200814-wa00007331812440759465152.jpg?w=768)
Il 28 maggio 1941 Massimiliano Maria Kolbe giunse nel campo di concentramento di Auschwitz, dove venne immatricolato con il numero 16670 e addetto a lavori umilianti come il trasporto dei cadaveri. Venne più volte bastonato, ma non rinunciò a dimostrarsi solidale nei confronti dei compagni di prigionia. Nonostante fosse vietato, padre Massimiliano in segreto celebrò due volte una messa e continuò il suo impegno come presbitero.
Alla fine del mese di luglio dello stesso anno venne trasferito al Blocco 14 e impiegato nei lavori di mietitura. La fuga di uno dei prigionieri causò una rappresaglia da parte dei nazisti, che selezionarono dieci persone della stessa baracca per farle morire nel cosiddetto bunker della fame.
Quando uno dei dieci condannati, Franciszek Gajowniczek, scoppiò in lacrime dicendo di avere una famiglia a casa che lo aspettava, padre Massimiliano uscì dalle file dei prigionieri e si offrì di morire al suo posto. In modo del tutto inaspettato, lo scambio venne concesso: i campi di concentramento erano infatti concepiti per spezzare ogni legame affettivo e i gesti di solidarietà non erano accolti con favore.
Padre Kolbe venne quindi rinchiuso nel bunker del Blocco 11. Dopo due settimane di agonia senza acqua né cibo la maggioranza dei condannati era morta di stenti, ma quattro di loro, tra cui padre Kolbe, erano ancora vivi e continuavano a pregare e cantare inni a Maria. La calma professata dal sacerdote impressionò le SS addette alla guardia, per le quali assistere a questa agonia si rivelò scioccante. Padre Massimiliano Kolbe e i suoi compagni vennero quindi uccisi il 14 agosto 1941, vigilia della Festa dell’Assunzione di Maria, con una iniezione di acido fenico. I loro corpi vennero cremati il giorno seguente, e le ceneri disperse.
Papa san Paolo VI lo ha beatificato il 17 ottobre 1971 e san Giovanni Paolo II (suo connazionale) lo ha canonizzato il 10 ottobre 1982.
Chiediamo a san Massimiliano Maria Kolbe, fondatore della Milizia dell’Immacolata, affinché ci aiuti sempre ad avere fede in Cristo Gesù, nostra salvezza, e nella sua santissima Madre, la beata Vergine Maria, da lui tanto amata.