Festa al castello

Il villaggio ai piedi del castello fu svegliato dalla voce dell’araldo del castellano che leggeva un proclama nella piazza.

“Il nostro signore beneamato invita tutti i suoi buoni fedeli sudditi a partecipare alla festa del suo compleanno.

Ognuno riceverà una piacevole sorpresa.

Domanda però a tutti un piccolo favore: chi partecipa alla festa abbia la gentilezza di portare un po’ d’acqua per riempire la riserva del castello che è vuota.”

L’araldo ripeté più volte il proclama, poi fece dietrofront e scortato dalle guardie ritornò al castello.

Nel villaggio scoppiarono i commenti più diversi.

“Bah! E’ il solito tiranno! Ha abbastanza servitori per farsi riempire il serbatoio. Io porterò un bicchiere d’acqua, e sarà abbastanza!”

“Ma no! E’ sempre stato buono e generoso! Io ne porterò un barile!”

“Io un ditale!”

“Io una botte!”

Il mattino della festa, si vide uno strano corteo salire al castello.

Alcuni spingevano con tutte le loro forze grossi barili o ansimavano portando grossi secchi colmi d’acqua.

Altri, sbeffeggiando i compagni di strada, portavano piccole caraffe o un bicchierino su un vassoio.

La processione entrò nel cortile del castello.

Ognuno vuotava il proprio recipiente nella grande vasca, lo posava in un angolo e poi si avviava pieno di gioia verso la sala del banchetto.

Arrosti e vino, danze e canti si succedettero, finché verso sera il signore del castello ringraziò tutti con parole gentili e si ritirò nei suoi appartamenti.

“E la sorpresa promessa?”, brontolarono alcuni con disappunto e delusione.

Altri dimostravano una gioia soddisfatta: “Il nostro signore ci ha regalato la più magnifica delle feste!”.

Ciascuno, prima di ripartire, passò a riprendersi il recipiente.

Esplosero allora delle grida che si intensificarono rapidamente.

Esclamazioni di gioia e di rabbia.

I recipienti erano stati riempiti fino all’orlo di monete d’oro!

“Ah! Esclamarono coloro che erano stati avidi. Se avessimo portato più acqua”.

MORALE: cerchiamo di non essere avari perché tutto ciò che possediamo non lo porteremo con noi quando arriverà la nostra ora!

Filippo di Edimburgo: il principe che è stato sempre un passo dietro la regina.

Sorridenti, rilassati, chiaramente felici l’uno accanto all’altra. Alla vigilia del funerale del principe Filippo, la regina Elisabetta ha diffuso la sua fotografia preferita assieme al marito: un’immagine che sembra racchiudere la serenità della coppia, il piacere di stare all’aria aperta, l’armonia di famiglia. Sul volto l’espressione dolce e allegra di un pomeriggio trascorso a passeggiare. Lo scatto è stato realizzato nel 2003 da Sophie, contessa di Wessex, moglie di Edoardo e nuora della regina e del duca di Edimburgo. Se diversi membri della famiglia reale negli ultimi giorni hanno rilasciato fotografie inedite del duca di Edimburgo, l’ultima, e forse la più toccante, è spettata a lei, Elisabetta, che oggi dirà addio al compagno di una vita, l’uomo con il quale, sino a venerdì scorso, ha condiviso ogni giorno del suo regno. Dopo 73 anni insieme, la perdita di Elisabetta è immensa. Oggi al funerale, dove i Windsor saranno distanziati nel rispetto delle norme sanitarie anti Covid, Elisabetta sarà seduta lontana dalla famiglia, per la prima volta sola.

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