8 maggio: supplica alla Beata Vergine del Santo Rosario di Pompei

O Augusta Regina delle Vittorie, o Sovrana del Cielo e della Terra, al cui nome si rallegrano i cieli e tremano gli abissi, o Regina gloriosa del Rosario, noi devoti figli tuoi, raccolti nel tuo Tempio di Pompei, in questo giorno solenne effondiamo gli affetti del nostro cuore e con confidenza di figli ti esprimiamo le nostre miserie.
O Rosario benedetto di Maria, Catena dolce che ci rannodi a Dio, vincolo di
amore che ci unisci agli Angeli, torre di salvezza negli assalti dell’inferno, porto sicuro nel comune naufragio, noi non ti lasceremo mai più.
Tu ci sarai conforto nell’ora di agonia, a te l’ultimo bacio della vita che si spegne.
E l’ultimo accento delle nostre labbra sarà il nome tuo soave, o Regina del
Rosario di Pompei, o Madre nostra cara, o Rifugio dei peccatori, o Sovrana consolatrice dei mesti.
Sii ovunque benedetta, oggi e sempre, in terra e in cielo. Amen.
Salve, Regina.

Il Santo di oggi 5 ottobre: il beato Bartolo Longo

Il 30 maggio 1925 un uomo anziano e malato prende la parola di fronte al delegato pontificio del Santuario di Pompei e alla grande folla che assiepa l’assemblea: “Oggi voglio fare il mio testamento. Ho raccolto e profuso milioni per fondare la Basilica e la nuova città di Maria. Non posseggo più nulla, sono povero. Mi restano solo le testimonianze di benevolenza dei sommi pontefici. E anche queste, vorrei donarle agli orfani e ai figli dei carcerati…”. Si concludeva, così, con questo ultimo gesto di devozione l’impegno terreno di Bartolo Longo, un avvocato nato a Latiano (Brindisi) nel 1841, convertitosi alla fede dopo esperienze di vita molto distanti dalla chiesa, il quale avrebbe legato per sempre il proprio nome alla fondazione del Santuario della Madonna di Pompei e a moltissime altre opere di carità.

8 maggio: Madonna di Pompei

O Rosario benedetto di Maria, Catena dolce che ci rannodi a Dio, vincolo di
amore che ci unisci agli Angeli, torre di salvezza negli assalti dell’inferno, porto
sicuro nel comune naufragio, noi non ti lasceremo mai più.
Tu ci sarai conforto nell’ora di agonia, a te l’ultimo bacio della vita che si spegne.
E l’ultimo accento delle nostre labbra sarà il nome tuo soave, o Regina del
Rosario di Pompei, o Madre nostra cara, o Rifugio dei peccatori, o Sovrana
consolatrice dei mesti.
Sii ovunque benedetta, oggi e sempre, in terra e in cielo. Amen.
Salve, Regina…

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